Interstella 5555
Durante un concerto in una lontana galassia, un magnate terrestre fa rapire quattro musicisti, aiutato dalla distrazione degli addetti alla sicurezza, intenti a seguire la coinvolgente musica. Tradotti sulla terra, da uomini blu i ragazzi vengono trasformati in perfetti terrestri, fatti di carne e con ricordi legati al nostro pianeta. I loro occhi si spengono e, come zombi, entrano nel tunnel del successo attraverso dischi, concerti, megastadi e limousine. Ma la donna del gruppo ha lasciato un fan innamorato sulla sua galassia, che la scopre rapita, la segue, la raggiunge per liberare gli amici e perderla di nuovo. La ragazza rimane nelle grinfie del malvagio impresario che continua a sfruttarla per arrivare a collezionare l'ennesimo disco d'oro. L'eroe innamorato non si dà per vinto, e, con l'aiuto dei tre musicisti liberati, riesce a riconquistare la libertà dell'amata prima di perdere la vita per lei. Il resto è un lungo ritorno a casa, rappresentato da una costante salita atta a ripercorrere tutte le tappe esplicative del meccanismo malvagio che permetteva, al magnate, lo sfruttamento di giovanissimi talenti scovati fra le galassie.
Il musical d'animazione nasce dalla collaborazione tra i Daft Punk ed il mangaka Leiji Matsumoto (Capitan Harlock). Il risultato è un lungo video, senza parola alcuna, che narra le gesta di un gruppo di inconsapevoli artisti acclamato ed osannato da altrettanto manipolati spettatori, vittime di un perfido produttore senza scrupoli, che solo nelle belle favole, crepa all'inferno. Qui non c'è Dio, ma c'è l'eroe, c'è il diavolo e per fortuna c'è ancora qualcuno pronto a sperare negli angeli e a sognarne l'intervento.
Con figure anni ottanta che ci ricordano i begli eroi di Goldrake, Jeeg Robot, Candy, L.O., i Daft Punk musicano una storia romantica nella quale citazioni, ricordi, simboli della colonizzazione mediatica e dell'imperialismo tecnologico avvicinano il futuro raccontato ad un presente più vissuto. I ragazzi vengono fatti viaggiare su navicelle come quella che porta Sigourney Weaver a fuggire dagli alieni per lo spazio. Il nome del gruppo viene lanciato come un marchio che ricorda quello della Coca Cola. New York, ormai orfano delle gemelle, si identifica nell'Empire State Building, ed il gas narcotico che stordisce il pianeta durante il primo rapimento dei musicisti, ricorda molto quello autorizzato da Putin nel teatro di Mosca, anche se il cartone animato e le facce blu non ci forniscono indizi sulla sua composizione. Se i rapitori hanno gioco facile perché la sicurezza è rapita dalla musica, i liberatori hanno successo aiutati dalla distrazione terrestre fatta di calcio in tv, nello specifico una poco amichevole Francia - Giappone.
La critica alla società moderna, alla sua stupidità e al trasporto effimero per la fama è semplice e palese. La manipolazione viene indicata come il diavolo dei nostri tempi senza ricercare una persuasione dello spettatore a crederla così pericolosa. La techno house rende sessantasette minuti leggeri e ritmati, con una quantità cospicua, mai eccessiva, di informazioni lampo e qualche bella moviola che ci aiuta a viaggiare più sereni nello spazio, romanticamente animato, di una galassia che vuole riconquistare gioia e libertà ballando One More Time.

Andrea Monti

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