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UN'ORA D'AMORE

ESCE IL 29 AGOSTO UN NUOVO CLASSICO SCELTO DA VIERI RAZZINI PER LA COLLANA "IL PIACERE DEL CINEMA"

Il DVD contiene il commento di Vieri Razzini e un duetto tra Paolo Poli grande fan di Lubitsch e Razzini

SCHEDA INFORMATIVA SUL FILM:

La storia André (Maurice Chevalier) e Colette (Jeanette Mac Donald) sono sposi felici. André è profondamente innamorato della moglie, ma non sa come resistere alle avances della migliore amica di lei, la seduttrice Mitzi, che è ostinata, arguta e straordinariamente attraente.
Anche Colette è alle prese con la corte spietata di un altro uomo…
Amore e gelosia, desiderio e seduzione trattati da Ernst Lubitsch con grande eleganza e leggerezza in un musical spiritoso e disincantato.

Commento
Dal commento di Vieri Razzini al film: "Il triangolo è lo spunto del film. Ci sono in gioco diverse figure dell'eros: l'amore coniugale e la fedeltà da una parte; il desiderio, la tentazione e il piacere dall'altra. Si direbbe che scopo del gioco sia letteralmente "fare dama", cioè raddoppiare, mettere una pedina sull'altra, senza per questo rovinare l'armonia coniugale: concedersi un'ora d'amore extra, senza danneggiare il matrimonio. Infatti il matrimonio non viene preso in giro, piuttosto sono i suoi correlativi l'oggetto del film di Lubitsch: fedeltà e gelosia vengono trattate alla stregua di idee ricevute, di categorie mentali adatte all'infanzia, qualche cosa da liquidare amabilmente. Si respira per tutto il film un'aria liberatoria, un'assenza di moralismo che è pura gioia".
Nella sua divertita chiacchierata con Vieri Razzini, quasi un piccolo spettacolo, un gioco in più regalato allo spettatore, Paolo Poli, sottolinea: "Parlare di Lubitsch è come parlare della joie de vivre, della gioia del cinema […]. Il suo 'tocco' non si può spiegare a parole: è un misto di ironia, leggerezza e signorilità […]. Era dolce e gentile, ma forte, perché invece di addattarsi allo stile hollywoodiano ne inventò uno lui stesso e fece in modo che quella commedia sofisticata sviluppatasi tra le due guerre divenisse l'ideale a cui ogni cineasta si riportava."

Ernst Lubitsch
Inizia la sua carriera nel 1911 come attore teatrale a Berlino, spesso diretto da Max Reinhardt.
A partire dal 1913 inizia a recitare anche nel cinema. Il lavoro con Reinhardt gli permette di imparare molto sulla tecnica cinematografica e inizia a dirigere film muti ai quali partecipa anche come attore.
Dal 1919 dirige film di generi diversi, in particolare commedie e film in costume. Dopo il successo di Madame Dubarry, nel 1922 l'attrice americana Mary Pickford lo invita a Hollywood per il film Rosita (1923), dove l'ebreo-berlinese inizia una nuova carriera che lo porta a dirigere le più famose attrici dell'epoca come Marlene Dietrich, Greta Garbo, Carol Lombard e Miriam Hopkins. Seguono poi La fiamma dell'amore (1923) e La zarina (1924) con Pola Negri.
Nel 1924 realizza il film muto Matrimonio in quattro, da cui verrà tratto, nel 1932, Un' ora d'amore.
In Tre donne (1924) e Baciami ancora (1925) Lubitsch porta alla perfezione la lezione del maestro Charles Chaplin della Donna di Parigi.
In Il ventaglio di Lady Windermere (1925) crea una versione cinematografica della commedia di Oscar Wilde di grande raffinatezza e perfezione formale.
Lubitsch trova nel sonoro il cinema più adatto al suo gusto per la battuta maliziosa e la situazione sottilmente paradossale. Billy Wilder a questo riguardo coniò l'espressione "tocco alla Lubitsch", per definire il mix calibrato di dosato umorismo e sottile erotismo tipico delle sue commedie sofisticate.
Negli anni trenta dirige alcuni dei suoi capolavori: da Mancia competente (1932), storia di ladri e alberghi di lusso dove bugie e verità si inseguono in un continuo gioco di specchi a La vedova allegra (1934), ambientato in un fantastico reame d'operetta che testimonia l'origine mitteleuropea del regista, da Angelo (1937), in cui si affaccia una vena di asciutto cinismo alla satira politica di Ninotchka (1939).
Celebre la sua parodia di Hitler in Vogliamo vivere! del 1942.
Muore in seguito ad un infarto durante le riprese di La signora in ermellino, film terminato da Otto Preminger.
Ottiene tre nomine per il Premio Oscar e nel 1947, poco prima della morte, vince l'Oscar alla carriera.

Informazioni tecniche:
UN'ORA D'AMORE (titolo originale: "One hour with you")
USA, 1932 - 75' - B/N
ITALIANO E INGLESE DOLBY DIGITAL 2.0
SOTTOTITOLI IN ITALIANO
DISTRIBUZIONE: CECCHI GORI HOME VIDEO
USCITA: 29 AGOSTO 2007

Contenuti speciali:
" CONVERSAZIONE CON PAOLO POLI
" VIERI RAZZINI: SUL FILM
" GALLERIA FOTOGRAFICA
" BIOGRAFIA DEL REGISTA E DEGLI ATTORI PRINCIPALI
" MENU INTERATTIVI E ANIMATI
" ACCESSO DIRETTO A 16 SCENE


(02 Agosto 2007)


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