Soy Cuba, il mammuth siberiano
Dopo titoli come "La storia del cammello che piange" e "Supersize me", la Fandango di Domenico Procacci, sempre più orientata verso i documentari, distribuisce nelle sale cinematografiche italiane, in lingua originale con sottotitoli in italiano, Soy Cuba-Il mammuth siberiano, diretto dal brasiliano Vincente Ferraz, il quale, attraverso il classico assemblaggio di interviste ed immagini di repertorio, ci trasporta in un viaggio tutt'altro che noioso alla scoperta della lavorazione di Soy Cuba, lunga produzione (circa 140 minuti) cubano-sovietica in bianco e nero realizzata nel 1964, quando la guerra fredda era al culmine, da quel Mikhail Kalatozov già responsabile, insieme al direttore della fotografia Sergei Urusevsky, di Quando volano le cicogne, vincitore della Palma d'oro a Cannes nel 1958.
Concepito con un'alleanza tra L'ICAIC e la MOSFILMS, Soy Cuba, manifesto cinematografico contro l'aggressività americana, costituito da quattro storie incentrate su abusi e violenze collocate negli ultimi giorni del regime di Batista, venne definito dal proprio autore come un tentativo di realizzare "un affresco esaustivo, qualcosa, se non è troppo ambizioso, come i Rougon-Macquart di Emile Zola".
Ferraz, per mezzo del suo documentario di circa novanta minuti, ci porta quindi a conoscenza di artisti e tecnici che si dichiaravano molto legati alla Nouvelle Vague e al movimento neorealista, in particolar modo a Cesare Zavattini, lasciando venire alla luce interessanti aneddoti, come il fatto che Urusevsky, nel tentativo di ottenere particolari tonalità di colore, adoperò un negativo ad infrarossi, all'epoca ad uso esclusivo dell'esercito sovietico, finendo invece per essere criticato proprio perché la fotografia, nel film, sembrava assumere più importanza dell'argomento trattato. Probabilmente, quindi, fu questo uno dei motivi dell'insuccesso della pellicola, la quale, tra l'altro, a Mosca spaventava perché troppo idealizzata, ma Ferraz osserva: "Io credo che ai cubani non piacesse la visione romantica che Kalatozov aveva dato di questo paese e non si identificavano affatto con la sua visione della rivoluzione, che per i cubani era stato qualcosa di più di quello che si mostrava. Dall'altra parte, a Mosca, le immagini della 'Sodoma e Gomorra' del capitalismo americano nei grandi alberghi dell'Avana, ebbero un impatto tale che si optò per il ritiro della pellicola dalle sale; benché fossero soltanto un paio di inquadrature in tutta la pellicola".
Soy Cuba-Il mammuth siberiano, quindi, rappresenta un'occasione unica ed interessante per poter riscoprire un'opera stroncata ed ignorata all'epoca della sua uscita, quando rappresentava un bene necessario per coloro che vi presero parte, per poi essere rivalutata nei primi Anni Novanta, nel momento in cui ha cominciato ad assumere i connotati di reperto archeologico su celluloide, dalla critica e da autori del calibro di Martin Scorsese Francis Ford Coppola, che non hanno esitato a definirlo capolavoro.
Imperdibile sia per chi è interessato alla storia della cultura cubana che agli "archeologi" e studiosi delle cinematografie nascoste o dimenticate, il lungometraggio verrà distribuito in coppia, in diverse sale, con il film di Kalatozov.

La frase: "La creazione dell'ICAIC per gli attori fu una cosa straordinaria"

Francesco Lomuscio

Scrivi la tua recensione!


FilmUP
Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack, Speciale.




I FILM OGGI IN PROGRAMMAZIONE:
In evidenza - Dal mondo del Cinema e della Televisione.

Il video del momento
Attenzione!
Per poter vedere questo video hai bisogno di Flash, se devi installarlo segui il link:

Installa Flash
Trailer italiano (it) per Upon Entry - L'arrivo (2023), un film di Alejandro Rojas, Juan Sebastián Vasquez con Alberto Ammann, Bruna Cusí, Ben Temple.

Tra i nuovi video:
Cerca CINEMA
Film:
Città:
 
Provincia:

I film al cinema nelle sale di: Roma, Milano, Torino, Napoli, Palermo, Bari, Genova, Firenze Bologna, Cagliari, tutte le altre città...
Oggi in TV
Canale:
Orario:
 
Genere:
Box Office



© 1999-2020 FilmUP.com S.r.l. Tutti i diritti riservati
FilmUP.com S.r.l. non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Cagliari n.30 del 12/09/2001.
Le nostre Newsletter
Seguici su: