04 Settembre 2007 - Conferenza stampa
"Io non sono qui"
Intervista al cast.
di Monica Cabras

In sala conferenze a presentare il film su Bob Dylan, I'm not There ci sono: la produttrice Christine Vachon, il regista Todd Haynes e gli interpreti Richard Gere e Heath Ledger.

Quale canzone di Bob Dylan preferisce?
Richard Gere: Non si può scegliere solo una canzone, ce ne sono miliardi, tutte fantastiche, ma non riesco a vedere la mia vita senza "Visions of Johanna", che ho ascoltato milioni di volte.

Cosa le è piaciuto di questo film, cosa l'ha spinta ad accettare di interpretarlo?
Richard Gere: Non è assurdo dire che Bob Dylan sia un artista dei nostri tempi, che sarà ricordato anche tra due o trecento anni. L'artista che rappresenterà i nostri tempi non sarà Picasso, ma Bob Dylan. Nessuno ha avuto influenza sulla gente come ha fatto Bob Dylan. È un artista che mi piace veramente, ogni volta che scrivo una canzone è una copia di qualcosa di Bob Dylan, rispecchia il suo stile. Per poter capire il copione bisogna conoscere Bob Dylan. Abbiamo tutti lavorato gratis perché ci piaceva Todd Haynes e la sceneggiatura.

Doveva ha trovato quel talento che è Marcus Carl Franklin?
Todd Haynes: Marc è un giovane attore che avuto il suo primo ruolo in Lackawanna Blues della HBO, lui era soprattutto un osservatore di questi neri che avevano dei piccoli cameo nella trasmissione. Non gli hanno mai dato qualcosa di particolare. Quando ho visto che riusciva a cantare in un modo così fantastico ho realizzato che per noi era una vera fortuna averlo nel cast.

Cosa ha pensato Bob Dylan del suo esperimento?
Todd Haynes: Questo è il primo film a parte il documentario, che Bob Dylan abbia mai permesso di fare. Secondo me per via della struttura aperta, qualcosa in divenire che è e fa, senza alcuna riduzione o sconfinamento nella biografia. Bob Dylan è qualcuno che negli anni ha lottato con se stesso, e ancora oggi continua ad avere una lotta.

Cate Blanchett ha avuto paura prima dell'inizio delle riprese?
Todd Haynes: Cate aveva molta paura. Prima delle riprese mi ha confidato che per lei era una grande sfida. C'è voluto molto tempo prima che accettasse, perché era molto occupata per i suoi vari impegni, ma secondo me era anche la paura a bloccarla. Poi le ho detto che non si può essere impauriti dalle novità, ma anche che la paura nelle nuove situazioni può essere positiva perché ci fa scoprire qualcosa di nuovo su noi stessi.

Lei una volta ha detto che fa l'attore solo per guadagnarsi da vivere?
Richard Gere: Mi sembra una definizione un po' riduttiva. Io mi sento molto fortunato ad aver avuto una carriera in questo campo, ad aver lavorato con delle persone fantastiche. Ogni giorno sono contento del lavoro che faccio.

Qual è stata la spinta che le ha fatto accettare l'idea di interpretare questo ruolo?
Richard Gere: La prima cosa che ho detto quando ho incontrato Todd è stata "ma cosa è? Cosa devo farne di questo personaggio?" . poi ho avuto un senso di intuizione di quello che lui voleva fare. Abbiamo parlato tanto poi lui mi ha dato un libro, abbiamo lavorato sui nastri delle basi. Il personaggio che interpreto viene direttamente dall'immaginario di Todd, viene da chiedersi come può un attore interpretare un personaggio che viene dall'immaginario del regista?. Io ho cercato solo di essere l'archetipo di Billy the Kid.

Come mai ha scelto per il titolo la canzone I'm not There visto che non è mai uscita ufficialmente?
Todd Haynes: I'm not There è una canzone misteriosa che Dylan ha scritto nel '67. è interessante perché è stata scritta nel suo primo periodo di ritiro, prima aveva vissuto in un mondo in cui ogni singolo passo era stato seguito e monitorato. Poi si è ritirato a Woodstock, e nella cantina di casa ha registrato la canzone col suo complesso. La storia di sparire e poi reinventarsi corrisponde grosso modo al personaggio di Richard Gere. La canzone ha attirato molte attenzioni anche se poi non è uscita ufficialmente.

Come mai il personaggio di Rimbaud?
Todd Haynes: Rimbaud è stato un poeta molto in voga negli anni '60 per vari motivi. Era come l'ultimo ribelle che disprezzava la borghesia, ed era deciso a terrorizzare l'establishment. Dylan è stato il primo cantante Pop a recuperare Rimbaud, poi lo hanno fatto anche altri. Dylan ha utilizzato la ribellione di Rimbaud per modificare la sua personalità.

Il critico è una persona vera?
Todd Haynes: Mr Jones raccoglie in un'unica persona la lotta di Dylan contro la stampa. La stampa vuole che il personaggio rimanga sempre uguale e fedele a se stesso, ma lui resiste a questo concetto.

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