24 Maggio 2006 - Conferenza Stampa
"L'amico di famiglia"
Intervista al regista e al cast.
di Valentina Pieraccini


Cannes - Alla conferenza stampa partecipa tutto il cast al completo, sono i giornalisti a latitare maggiormente. Nonostante questo sia il secondo film di Sorrentino in concorso a Cannes- il primo è stato "Le conseguenze dell'Amore" - molta tra la stampa estera sembra scoprirlo come un sogno solo oggi. Come un risveglio, molti sono ancora confusi e concentrate sul mix di immagini, simbologie e ardimenti (evviva!) del regista napoletano.

Come è nato un personaggio così singolare nel quale confluiscono in modo conflittuale il rapporto con la madre, con le donne e soprattutto con il denaro?
Sorrentino: E' nato osservando dei vicini di casa, una madre e figlio molto anziani che vivono in perfetta simbiosi. Guidato da quella suggestione e dalla continua osservazione di famiglie di questo stampo dove il figlio è anche fidanzato e i rapporti sono alterati. Poi mi ha preso la mano e ho trovato interessante renderlo la somma di tutti i mali, e a partire dalla madre è venuto facile creargli attorno tutto un insieme di rapporti distorti.

Avevi già in mente Giacomo Rizzo durante la stesura della sceneggiatura?
Sorrentino: Si, è un film disegnato addosso a lui. Pensavo da tempo di fare un film assieme, possiede tutte le caratteristiche giuste.: una miscela di comicità e dramma dipinta sul volto e inoltre ha una faccia assolutamente atipica nel panorama degli attori italiani. Ho pensato ad alcuni visi di Fellini, alla sua grande capacità di andare a scandagliare gli animi deiì personaggi comico-tragici indue scene, a noi è servito un film intero.

E' stato difficile dare vita ad un personaggio così?
Rizzo: Sì certamente, è il mio opposto, forse per questo è stato anche divertente. Ci assomigliamo solo per il fatto che mi piacciono le donne giovani! Geremia mi affascina anche perché mi ha dato modo di mettermi alla prova . Paolo mi ha diretto come un grande s sa fare e spero di aver fatto un lavoro che non abbia distrutto quel che lui ha scritto.

Il secondo filone, il personaggio di Bentivoglio, il cowboy dall'accento veronese, com'è nato?
Sorrentino : A me piace inserire personaggi inadeguati al contesto e meglio di un cowboy nell'Agropontino non mi è venuto di fare. E' mutuato dal una realtà - quella dell'interesse verso il country - presente nell'Emilia Romagna, nel Lazio, un elemento che si è irradiato dopo l'installazione di alcune basi nato in Italia. Essendo il personaggio di bentivoglio malinconico, il country ne era l'esempio perfetto.

E' stato un lavoro lungo, sofferto, l'elaborazione e la scrittura del soggetto e della sceneggiatura?
Sorrentino: No, non è stato un lavoro lungo, perché individuato il personaggio principale è stato facile 'andargli dietro'. Io seguo più la costruzione dei personaggi che le trame, anzi mi auguro che le trame diventino sempre più pretestuose o inesistenti per dar spazio a personaggi che non sono mai ripetitivi né noiosi. E' notevole che qui (a Cannes ndr.) ci siano film italiani che osano sul linguaggio cinematografico e non cadono nel tranello del voler essere solo delle operazioni.

Come hai trovato e scelto l'attrice principale, Laura Chiatti?
Sorrentino: E' stata trovata nel modo classico, attraverso i provini. Non riesco quasi mai a pensare al personaggio femminile mentre lo scrivo.

Un altro film in collaborazione con Luca Bigazzi, curatore della fotografia…
Sorrentino: Ormai il mio rapporto con Bigazzi è un po' croce e delizia, non riesco a fare un film senza lui, è la vera star del cinema italiano! Come il film si prende dei rischi stilistici anche Biugazzi ne ha presi molti giocando con il chiaroscuro, con le luci artificiose in esterni; adesso mi tocca aspettare lui per fare un altro film.

Quanto del film è lasciato alla comprensione dello spettatore, quanto sta a noi capire connettendo i tanti elementi?
Sorrentino: Molto, moltissimo, ho voluto che ci fossero infiniti elementi lasciati alla liberà interpretazione di chi guarda. Ci sono film che guidano lo spettatore, questo non è questo il caso.

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